CONTABILITA’ E PITTURA

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ELABORATO DI CONTABILTA’ A COLORI

CONTABILITA’ 

La contabilità è la storia economica di un’azienda, nel senso che conserva una traccia di tutte le operazioni commerciali.
Essa si è evoluta con l’uomo: i romani svilupparono forme di contabilità molto sofisticate, in partita semplice per calcolare, ad es., i profitti delle aziende agricole.
Nell’Alto Medioevo, soprattutto in Italia, si diede vita al rendiconto di carattere patrimoniale.
Nel Basso Medioevo, nacque il sistema della contabilità in partita doppia, sviluppatosi man mano fino ad arrivare ai giorni nostri in cui essa si basa sui regolamenti sofisticati della finanza e dell’economia di ogni paese.

Mai statica, ma in continuo movimento e cambiamento per me la contabilità si accosta facilmente all’arte, in particolar modo alla pittura che fin dalla preistoria è stata un mezzo per l’uomo per raccontare e raccontarsi.

PITTURA

Attraverso la pittura siamo venuti a conoscenza della storia del mondo, i diversi cambiamenti che ci hanno portati ad essere ciò che siamo oggi; tutto ciò attraverso gli occhi di menti brillanti e uniche che hanno saputo riportare su tela, attraverso i colori, i loro pensieri, stati d’animo, fatti reali e non.

Dunque, da un lato abbiamo il pragmatismo e realismo di un’arte chiamata contabilità, dall’altra abbiamo la libertà, senza fisse regole, della pittura.
Entrambe però hanno rappresentato e rappresentano la nostra storia.

PITTURA E CONTABILITA’ A COLORI

Generalmente la contabilità è vista come una materia in bianco e nero, ma grazie all’approccio offertomi durante questo percorso di studi, ho imparato che ad essa è possibile attribuire dei colori, rendendola così più piacevole alla vista e più semplice da comprendere.
Entrando nel vivo della questione sappiamo che la contabilità è in partita doppia (dare – avere) ed è formata da vari conti (finanziario, economico di reddito ed economico di patrimonio netto).
I colori utilizzati non sono stati posti a caso, anzi, hanno un significato ben preciso.

Il BLU che vediamo per le variazioni finanziarie attive  rappresenta la sicurezza per l’imprenditore poiché si verificano, ad esempio, aumenti di credito con l’emissione di una fattura a un cliente (crediti v/clienti). Dunque, una maggiore sicurezza dato che ciò va a migliorare la situazione patrimoniale ed economica dell’impresa.

Parallelamente vediamo nel quadro N.1  “Speranza II – Visione, Fecondità, Leggenda” di G. Klimt (1907-1908). In questo quadro è raffigurata una donna incinta e per antonomasia la sicurezza è quella del grembo materno dove il bambino è al sicuro e protetto dal mondo esterno.

Diversamente, l’ARANCIONE utilizzato per le variazioni finanziarie passive rappresenta attenzione – poiché, ad es., ricevendo una fattura da un fornitore si verifica un aumento di debiti (debiti v/fornitori). L’imprenditore deve prestare attenzione al fatto che avendo acquistato della merce, essa venga pagata.

In pittura propongo un bellissimo quadro N.2 del pittore tedesco C. D. Friedrich “Il viandante sul mare di nebbia” (1818) che incarna pienamente l’ideale del Romanticismo secondo cui la natura diviene il centro dell’uomo che tende ad essa, vista come perfezione e raggiungimento del sublime.

La razionalità viene messa da parte e prendono il sopravvento i sentimenti e le emozioni che sono appunto tipicamente lontane dall’esser razionali. Nel quadro ammiriamo l’uomo errabondo che contempla l’infinito, rappresentato da un mare di nebbia. Ma attenzione a non perdere di vista la realtà!

Passando ai conti economici di reddito, attribuiamo il colore ROSSO, il pericolo, alle variazioni negative. Ad esempio quando l’imprenditore acquista della merce (merci c/acquisti, costo).

Ho pensato di rappresentare il pericolo inteso come paura attraverso il famoso quadro N. 3  “Urlo” di E. Munch (1893). Il volto sfigurato del protagonista, incorniciato dalle sue stesse mani che la tengono, quasi a sostenerla, gli occhi spalancati dalla paura e dalla disperazione, mettono in risalto la bocca aperta nell’atto di urlare appunto; un gesto che lascia perplessi, che tocca l’anima, che lascia libera interpretazione del motivo che spinge quell’uomo ad urlare. Per me è la rappresentazione della paura, dell’imminente pericolo che qualcosa stia per accadere. Ecco perché ho scelto questa tela.

Al contrario del pericolo di cui abbiamo pocanzi parlato, per quanto riguarda le variazioni economiche positive che generano ricavi (merci c/ vendite) abbiamo utilizzato il colore VERDE. Verde come la speranza. In effetti, quando l’imprenditore vende delle merci è speranzoso nei riguardi del futuro in cui potrà probabilmente venderne in maggiori quantità.

A tal proposito propongo il quadro N. 4 “Speranza” del pittore francese P.P. de Chavannes (1872) Egli influenzato fortemente dalla guerra franco-prussiana, dipinge ad olio su tela la speranza rappresentata da una donna nuda tra le macerie che tiene in mano un ramoscello d’ulivo, icona universale della pace, atta a mostrarci la speranza in un domani migliore; così come l’alba che vediamo da dietro la collina e i fiori che nascono tra i sassi che testimoniano la rinascita.

Giungendo al termine arriviamo ai conti economici di patrimonio netto. Alla fine dell’esercizio il contabile fa il resoconto della situazione economica (costi – ricavi) e patrimoniale (attività – passività) per appurare se c’è stato un utile o una perdita.

Nell’ultimo caso l’imprenditore proverà rimorso per qualche investimento sbagliato, ha subito una perdita e il suo Patrimonio Netto è diminuito. Il colore che maggiormente rappresenta la perdita è il VIOLA.

Mi è venuta in mente l’opera che preferisco di P. Picasso intitolata “Guernica” (1973) quadro N. 5, dipinta in seguito al bombardamento della città della quale il quadro porta il nome (1937)  e durante la dittatura del generale Francisco Franco ( 1939.’75). Lungo quasi 8 metri e alto più di 3, la Guernica è il più grande manifesto universale contro la guerra che miete vittime innocenti: una mamma con il figlio esanime tra le braccia, un toro (simbolo della Spagna offesa), un uomo caduto, un cavallo urlante, ecc.

Concludiamo il percorso: alla variazione economica positiva che determina un aumento di Patrimonio Netto facciamo corrispondere il colore GIALLO, come il sole. Chi durante una bella giornata di sole non si sente gioioso? Figuriamoci l’imprenditore che, alla fine dell’esercizio, scopre di avere un utile!

Quindi, in pittura ci colleghiamo ancora a Picasso, ma questa volta facendo riferimento ad un tema opposto a quello di cui abbiamo parlato prima. Durante il cosiddetto “Periodo Rosa” dipinge “Maternità” (1904) QUADRO N. 6.

In questo periodo l’artista utilizza tonalità chiare per simboleggiare la gioia di vivere e la felicità dei personaggi raffigurati. Picasso, riesce anche con il suo genio, ad infondere in ogni opera, anche lo “stupore” che è proprio del periodo dell’infanzia, quella meraviglia e quella gioia, che ognuno di noi abbiamo quando siamo piccoli, ed ancora “innocenti”, puri e privi di malizia.

Vi ringrazio per l’attenzione!

Master Impiegato Amministrativo e Contabile:

elaborato da Flavia Ruocco  e-mail [email protected]